venerdì 11 maggio 2012

Corsa alla green economy

Secondo l'Indice di Green Economy 2012 realizzato da Fondazione Impresa sulla base di 21 indicatori relativi ai settori energia, imprese, agricoltura, turismo, edilizia, trasporti e rifiuti, le regioni più "green" d'Italia sono Trentino Alto Adige, Toscana e Umbria. Il Trentino Alto Adige svetta da solo in testa alla classifica, staccando di molto la 2° Toscana e la 3° Umbria, mentre i fanalini di coda nella corsa alla green economy sono Campania (18°), Sicilia (19°) e Puglia (20°). "Il dato più significativo che emerge dall'Indice di Green Economy 2012 – sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa – sono gli ottimi risultati ottenuti dalle regioni del Centro: Toscana, Umbria e Marche, infatti, hanno ottenuto buoni piazzamenti, tanto da collocarsi nelle prime sei posizioni della classifica (rispettivamente , e ). In generale, le regioni centrali e settentrionali si sono piazzate meglio delle altre, ad accezione della virtuosa Basilicata (7°) e di Liguria e Lazio, che invece si sono discostate dal comportamento virtuoso delle regioni del Centro-Nord, collocandosi nelle posizioni più basse della classifica (rispettivamente 16° e 17°). Nel complesso – proseguono i ricercatori di Fondazione Impresa – le regioni del Nord sono più virtuose negli indicatori relativi ai comportamenti individuali, come l'edilizia e i rifiuti. Tutte le regioni del Nord coprono le prime otto posizioni nell'indicatore sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna sono prime nella raccolta differenziata. Le regioni del Centro hanno espresso un significativo dinamismo negli indicatori relativi all'energia e all'agricoltura biologica (Umbria e Toscana sono rispettivamente 3° e 5° per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; Toscana e Umbria sono ai primi due posti per risparmio energetico certificato con i Titoli di Efficienza Energetica; Lazio, Toscana e Marche sono 3°, 4° e 5° per superficie agricola bio). Le regioni del Sud confermano il proprio primato nell'indice di imprenditorialità bio (con Calabria, Basilicata e Sicilia prime per numero di operatori nel biologico). L'auspicio dei ricercatori di Fondazione Impresa è che la green economy possa rappresentare una strategia di uscita dalla crisi economica. Le imprese "green", che, a seconda delle specificità regionali, possono contribuire alla produzione di valore aggiunto e alla creazione di nuova occupazione, hanno bisogno di politiche coerenti e lungimiranti, oltre che di misure capaci di dare rapidamente soluzione ai problemi cronici dell'impresa in Italia, come la troppa burocrazia, i ritardi nei tempi di pagamento e non da ultimo il fenomeno del credit crunch".
 

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