venerdì 8 agosto 2014

Resstende, un premio all'innovazione

La tecnologia, lo stile e il design delle schermature tecniche di Resstende hanno ottenuto un nuovo prestigioso riconoscimento, che arriva da Oltralpe: l'innovativo tessuto Screen Nature Ultimetal è infatti stato premiato nella categoria "materiali innovativi" in occasione dell'ultima edizione del Muuuz International Awards di Parigi.
La manifestazione francese chiama ogni anno migliaia di progettisti, architetti, decoratori ed arredatori a designare le novità più all'avanguardia e le migliori innovazioni nel settore: quest'anno il premio è andato alla collezione di tessuti Resstende proprio per la capacità di coniugare in un solo prodotto qualità dei materiali, estetica, tecnologia e funzionalità, con un occhio al rispetto per l'ambiente.
I tessuti della collezione Screen Nature Ultimetal (prodotti da MERMET), come tutte le fibre tecniche scelte da Resstende, forniscono un livello di prestazioni non raggiungibile dai tessuti tradizionali: sono altamente resistenti all'umidità, agli agenti chimici e alle sollecitazioni meccaniche e mantengono i colori inalterati nel tempo.
Screen Nature Ultimetal, in particolare, rappresenta una vera e propria rivoluzione sia dal punto di vista funzionale che estetico. Disponibile in vari formati e nelle tinte Titanio, Platino, Iron e Carbonio, questo innovativo tessuto metallizzato su un lato rappresenta un vero e proprio scudo termico, pur essendo trasparente, elegante e raffinato. La metallizzazione consente di ottenere una riflessione solare pari al 70%, proteggendo quindi gli interni dal calore, ma nel contempo controlla l'abbagliamento, filtrando fino al 94% di raggi luminosi.
Il risultato è un ambiente luminoso, ma protetto, arredato con stile ed eleganza grazie a tonalità in grado di adattarsi ad ogni contesto architettonico.


www.resstende.com
 

giovedì 7 agosto 2014

Istat: Demografia d'Impresa

Sono circa 275 mila le imprese nate nel 2012, circa 10.700 imprese in più rispetto all'anno precedente. Il tasso di natalità si attesta al 7,0%. Sono oltre 316 mila le imprese che hanno cessato la loro attività. Il tasso di mortalità totale è invariato rispetto al 2011 (8%). Per il quinto anno consecutivo il saldo tra nascite e cessazioni (tasso netto di turnover) presenta un valore negativo (-1% rispetto al -1,3 del 2011). Nel dettaglio dei comparti, le Costruzioni presentano il più elevato saldo negativo (-3,0%). Rispetto al 2011 l'aumento della natalità ha interessato le imprese di tutti i macro-settori. Più marcato è stato l'aumento nelle Costruzioni e negli Altri Servizi (+0,4). Nell'Industria in senso stretto e nel Commercio, invece, l'aumento della natalità è più contenuto (passando, rispettivamente, dal 4,9 al 5,0% e dal 6,3 al 6,5%). Centro e Sud e Isole sono le ripartizioni che presentano i tassi di natalità più alti (rispettivamente 7,5% e 8,4%) mentre le regioni del Nord-ovest e del Nord-est presentano tassi di natalità inferiori alla media nazionale. Come nel 2011, anche nel 2012 continua ad aumentare la natalità delle imprese senza dipendenti, mentre diminuisce la natalità delle imprese con dipendenti. Il tasso di mortalità è in lieve diminuzione nei comparti delle Costruzioni e del Commercio (rispettivamente di -0,2 e -0,1 punti percentuali). Nell'Industria in senso stretto e nei Altri Servizi, invece, aumenta di 0,2 punti percentuali. Nel 2012 continua a ridursi la percentuale delle imprese che sopravvivono ad un anno dalla nascita. E', infatti, in attività l'81,1% delle imprese nate nell'anno precedente; nel 2011 sopravvivevano l'83,1% delle imprese nate nel 2010. Nel comparto del Commercio si registra il calo più elevato del tasso di sopravvivenza ad un anno (dall'84,4% all'81,1%). Seguono gli Altri Servizi (dall'82,7% all'80,8%) e l'Industria in senso stretto (dall'88,4% all'86,9%). Per le Costruzioni il calo è di -0,9 punti percentuali (da 79,9% a 79%). Le imprese che sopravvivono registrano nei primi due anni di attività uno sviluppo delle loro dimensioni. La dimensione media delle imprese nate nel 2010 e ancora attive a due anni dalla nascita è aumentata, passando da 1,4 a 2,3 addetti medi complessivamente. Tali imprese occupano circa 438 mila addetti, contro i 374 mila dell'anno di nascita; l'incremento di occupazione è quindi pari al 17%. Tutti i macro-settori di attività economica presentano nel primo biennio di attività un guadagno occupazionale rispetto all'anno di nascita che va da un minimo dell'1,6% delle Costruzioni ad un massimo del 50,8% dell'Industria in senso stretto.

www.istat.it

 

lunedì 4 agosto 2014

Assocalzaturifici: Dati Economics 5/2014

 

MERCATO ITALIA

CONSUMI DELLE FAMIGLIE: ANCORA NESSUN SEGNO DI RIPRESA IN AVVIO 2014...
Ulteriore arretramento per gli acquisti di calzature in Italia, scesi nei primi 4 mesi 2014 – secondo i dati elaborati per Assocalzaturifici dal Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca – del 2,8% in quantità e del 5,4% in spesa, con prezzi medi in ribasso del 2,6%.

Unico (debole) recupero per gli acquisti di "sportive e sneakers": +1,2% in quantità, a fronte però di un calo dell'1,8% in valore. Forti diminuzioni per il segmento "bambini/ragazzi" (-8,2% in volume e -13,2% in spesa) e per le scarpe per donna (-5,7% e -7,2%).
Approfondisci

... DOPO LA GELATA DEL 2013
Il 2013 è stato, per il mercato domestico, un anno di grande sofferenza: frenata dalla ristrettezza del reddito disponibile e dal clima di incertezza che ha fortemente condizionato gli acquisti rimandabili, la spesa delle famiglie per le calzature ha subìto una marcata contrazione (-5,8% sul 2012), scendendo a 6,9 miliardi di euro.
Analogo l'arretramento in termini di volume, dove si è accentuata l'erosione già in atto da un quinquennio.

Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati Sita Ricerca *

I 185,2 milioni di paia acquistati nel 2000 si sono ridotti, nel 2013, a 162,6 milioni, con un calo di ben il 12,2% rispetto ad allora. Depurando dall'inflazione intervenuta nel decennio, la flessione in valore tra 2000 e 2013 risulta superiore al 20%.

CONTINUA A SOFFRIRE IL DETTAGLIO TRADIZIONALE
L'analisi condotta da Assocalzaturifici sui dati Sita Ricerca mostra la forte difficoltà del dettaglio indipendente multimarca – sia negozi specializzati in calzature che negozi di abbigliamento trattanti calzature – che hanno evidenziato flessioni attorno al 15% in quantità e addirittura tra il 15% e il 20% a valore rispetto al 2012.
Confermano il trend di crescita gli acquisti online, con incrementi tendenziali attorno al 55%, che però rappresentano ancora solo il 3,6% sul totale spesa (erano il 2,2% nel 2012).

Fonte: SITA Ricerca, elaborazioni Assocalzaturifici

Nonostante il trend penalizzante, i negozi specializzati sono risultati nel 2013, assieme alle catene di negozi, il principale canale di vendita nazionale (con oltre 2 miliardi di euro, pari al 29% del totale spesa).

AUMENTA IL PESO DELLE SVENDITE SUL TOTALE
Già a consuntivo 2012 sconti/svendite/saldi avevano superato la metà delle vendite complessive, in seguito al notevole aumento delle promozioni durante tutto il corso dell'anno e non solo nel canonico periodo dei saldi; nel 2013 hanno rappresentato il 56,9% delle vendite totali annue in volume e il 52,5% in valore.

COLPITE TUTTE LE FASCE DI PREZZO
Se il 2012 aveva registrato, nonostante il trend asfittico generale degli acquisti, un incremento nelle fasce top oltre i 200 euro, lo stesso non può dirsi del 2013: le fasce prezzo superiori ai 200 euro al paio sono anzi risultate, percentualmente, le più colpite. E' cresciuta, invece, la fascia prezzo medio-alta subito inferiore (quella da 150 a 200 euro/paio).
Ma, nonostante questo isolato segno positivo, l'andamento rimane sfavorevole con riferimento a tutte le quattro macro-classi prezzo analizzate.



Fonte: elaborazioni Assocalzaturifici su dati Sita Ricerca

L'ITALIA: UN MERCATO TUTT'ALTRO CHE TRASCURABILE
Sebbene la produzione Made in Italy resti fortemente orientata verso i mercati esteri (nel 2013 è stato esportato l'85% di quanto realizzato) il mercato nazionale rappresenta per le aziende italiane – con circa 30 milioni di paia ad esso destinate nel 2013 –  il 3° mercato di sbocco più importante in volume, dopo Francia e Germania.

Fonte: SITA Ricerca, elaborazioni Assocalzaturifici

* Nota: in seguito alla riparametrazione dei tassi di copertura sui consumi è stata creata da Sita Ricerca una nuova serie di dati a partire dall'anno 2000.

 

giovedì 17 luglio 2014

PER 9 INTERVISTATE SU 10, L'ITALIA NON È UN PAESE PER DONNE

Si sentono discriminate, con minori opportunità di carriera e stipendi più bassi rispetto ai loro colleghi uomini. E per far valere la propria opinione, devono fare la voce grossa. Queste sono solo alcune delle condizione comuni alle donne che lavorano in Italia secondo quanto emerge da un recente sondaggio condotto da Hays, uno dei gruppi leader nel recruitment specializzato, che ha intervistato un campione di 150 professioniste, chiedendo loro cosa significhi rapportarsi con capi, colleghi e dipendenti, senza rinunciare alla propria femminilità. E i risultati non sono certo tra i più rosei.

Per il 96% delle intervistate, l'Italia non è un paese che facilita il "lavoro della donna"; tra i principali problemi evidenziati, l'arretratezza culturale del nostro paese, i pregiudizi, gli scarsi incentivi per le mamme lavoratrici e, infine, le posizioni ai vertici, ricoperte quasi esclusivamente da uomini.

"Nonostante rispetto al passato siano stati fatti passi avanti, alcuni dei dati che emergono dal sondaggio fanno riflettere – afferma Sofia Cortesi, Finance Director di Hays – Le lavoratrici italiane, si sentono quasi in dovere di sacrificare qualcosa pur di perseguire il successo e la carriera. Il 43%, per esempio, afferma di aver rinunciato alla propria femminilità sul posto di lavoro, adottando un atteggiamento più maschile per potersi fare strada, mentre il 44% afferma di aver addirittura sacrificato la propria famiglia".

"La parità sul lavoro tra uomini e donne è una realtà che, al momento, esiste solo sulla cartale fa eco Erika Perez, Director Hays Executive - Le lavoratrici restano un passo indietro rispetto ai colleghi maschi, sia in termini di trattamento retributivo sia di accesso al mondo del lavoro e ai ruoli decisionali. Le donne rappresentano una grande potenzialità che, il nostro Paese, ancora non riesce a valorizzare completamente. Ciò che è auspicabile è un cambio di direzione, che annulli i pregiudizi e i preconcetti, dando alle professioniste italiane gli stessi diritti dei colleghi uomini".

mercoledì 16 luglio 2014

Copy Office lancia una nuova vendita on line di toner e cartucce

Dopo aver acquisito l'esperienza necessaria, Copy Office di Perugia sta lanciando un nuovo sito di vendita on line di toner e cartucce. Gli articoli proposti sono tutti originali, con qualità garantita e di tutte le marche. Si possono trovare cartucce e toner Samsung, hp, apple, lexmark, Canon, epson, kyocera, oki, Olivetti, e tutte le altre. 
La disponibilitá dei prodotti è infatti massima, l'archivio del sito conta ben 22 mila articoli, tra cui anche toner e cartucce fuori produzione poiché la ditta offre la possibilità di reperirli dai mercati esteri. 

Tra questi più di 9 mila sono già presenti nei 4 magazzini della ditta, a Milano, Perugia, Empoli e Roma e questa disponibilità rende anche la spedizione molto più veloce. Infatti Copy  Office garantisce la consegna entro 48 ore dalla conferma dell'ordine. Inoltre, per dare maggiori garanzie al cliente, nel sito puoi controllare l'andamento della spedizione semplicemente inserendo un codice che viene spedito nel momento in cui la merce viene consegnata al corriere.

Digitando www.copy-toner.it si noterà subito che il sito si presenta molto pulito e semplice nella grafica e quindi molto facile da utilizzare. Acquistare un toner o una cartuccia non è mai stato così veloce, basta inserire il codice prodotto o ricercare la stampante in uso e subito vengono visualizzate a video tutte le cartucce o i toner a disposizione con i relativi prezzi. Se incontri qualche problema o dubbio nell'acquistare i prodotti di cui hai bisogno Copy Office ti dà assistenza sia telefonica che via mail o fax per aiutarti nell'acquisto. Puoi contattare la ditta anche se il toner o cartuccia non è disponibile al momento e quindi vuoi ordinarla  per averla prima possibile.

Oltre ad essere molto semplice ed affidabile il sito offre tutto questo servizio a prezzi molto concorrenziali. Sì perché i siti e-commerce del settore sono molti, ma copy-toner.it si è inserito subito in modo efficace, proponendo degli sconti che vanno al di là del 20% ! Cartucce e toner Samsung, epson, hp, e altre, tutte originali, hanno prezzi bassissimi, tra i più bassi proposti in rete.
Chi ha utilizzato il sito è rimasto soddisfatto lasciando commenti positivi anche nella piattaforma:

"Prodotti per plotter Canon IPF 650 a prezzi molto buoni, specialmente la testa di stampa PF-04.BRAVI!!!!"
"In generali i prezzi sono molto più bassi rispetto ai normali rivenditori, spedizione economica.Servizio buono."
"Toner xerox m24 scontati del 50%.meglio di così....alla prossima.Arrivederci!"
"Toner Ricoh MPC2050 arrivati con vettore Bartolini.Merce conforme.Spedizione e prezzo ok.Presonale al telefono cortese e qualificato."

www.copy-toner.it è quindi un nuovo e-commerce per toner e cartucce per stampanti che subito si è messo in evidenza per la serietà e l'affidabilità del servizio offerto e anche per la convenienza nell'acquistare i prodotti direttamente dal sito.
 
 
 

IBM: con SoftLayer cresce il cloud ibrido con nuovi clienti e servizi

IBM ha annunciato che SoftLayer sta favorendo l'adozione del cloud ibrido attraendo migliaia di nuovi clienti tra cui aziende leader di mercato. Per supportare tale crescita, IBM annuncia una serie di servizi cloud per l'impresa basati sull'infrastruttura SoftLayer.
A solo un anno dall'acquisizione, SoftLayer si è trasformata nella forza che spinge la rapida accelerazione di IBM nella sua leadership nel cloud computing. IBM ha acquistato SoftLayer a luglio 2013 per 2 miliardi di dollari e ha continuato a investire in modo rilevante nel suo portafoglio cloud.
Aziende di tutto il mondo stanno migrando verso il Cloud di IBM, con migliaia di clienti che solo nello scorso anno sono passati a SoftLayer. Aziende quali Macy's, Whirlpool, la consociata di Daimler moovel Gmbh, Sicoss Group e molte altre stanno trasformando il proprio IT per adattarsi all'era emergente del cloud ibrido. L'Hybrid Cloud rappresenta il meglio di entrambe le realtà in quanto collega i sistemi informatici tradizionali al cloud. I clienti possono mantenere il controllo 'on-premise' delle applicazioni strategiche e dei dati spostando nel cloud altri carichi di lavoro - i cosiddetti "systems of engagement" di clienti e partner - per un accesso rapido ai dati, l'ampliamento di nuovi servizi e la riduzione dei costi.
In un contesto in cui i dati sono diventanti la più importante risorsa naturale, le aziende ricercano modi più efficienti per la memorizzazione e il data mining, tutelando nel contempo la privacy e la sicurezza. Grazie al Cloud di IBM le aziende possono integrare in modo più rapido servizi e dati nuovi con quelli esistenti per dare impulso alle innovazioni e controllare, gestire e garantire in modo più semplice la sicurezza dei dati e delle applicazioni commerciali.
Oltre ai nuovi clienti, più di 1.000 business partner hanno accettato di offrire i propri servizi su SoftLayer. Le aziende che hanno scelto SoftLayer vanno da operatori globali quali Avnet, Arrow Electronics e Ingram Micro, ai fornitori di servizi e soluzioni cloud come Mirantis, Assimil8, Silverstring, Clipcard, SilverSky e Cnetric Enterprise Solutions.Le più grandi aziende americane, quelle con più di 1.000 dipendenti, reputano IBM il primo fornitore di cloud computing in quanto leader nel di fornire servizi di infrastruttura (IaaS) per cloud privati e pubblici [1].
"Durante il primo anno, SoftLayer si è rivelata un'acquisizione di fondamentale importanza per il Cloud IBM", ha affermato Erich Clementi, Senior Vice President, IBM Global Technology Services. "Nell'arco di breve tempo SoftLayer è diventata la base del portafoglio cloud di IBM che comprende servizi di infrastruttura, piattaforma e software-as-a-service e permette di trasformare il business di molte aziende, dalle start-up del web ad aziende consolidate che cercano la velocità, la flessibilità e la sicurezza tipici degli ambienti cloud ibridi. Tra tutte le opzioni di cloud pubblici e privati presenti sul mercato, il Cloud IBM con tutte le sue risorse, i suoi asset e le sue competenze, rappresenta la scelta logica per un mondo in cui il volume e la complessità dei carichi di lavoro incentrati sui dati crescono in modo esponenziale ogni giorno."
IBM offre servizi cloud per le imprese, ideati per far fronte ai Big Data
Con i big data che creano domanda per il cloud, SoftLayer avrà un ruolo di fondamentale importanza nel fornire alle aziende i Big data e gli analytics di IBM in modo più rapido, efficace ed efficiente. Tra le nuove offerte IBM renderà disponibili attraverso la piattaforma di sviluppo Bluemix e il proprio Marketplace Cloud i seguenti servizi:
• Watson Engagement Advisor su SoftLayer: consente alle aziende di ottenere dai big data insight tempestivi e utili trasformando la 'client experience' attraverso conversazioni in linguaggio naturale con sistemi intelligenti che migliorano con l'utilizzo. Basato su un processore POWER8 di IBM, i Power System integrati con l'infrastruttura di SoftLayer gestiranno i big data, l'analytics e richieste di capacità cognitive nel cloud a una velocità senza precedenti.
• Watson Developer Cloud su SoftLayer: permette l'accesso da parte di sviluppatori, imprenditori, accademici e system integrator alle capacità cognitive di Watson per integrarle nei loro prodotti e servizi da offrire al mercato.
• Più di 300 servizi IBM ora disponibili sul Cloud Marketplace di IBM, basato su SoftLayer, e comprendenti soluzioni di analytics come IBM multi-enterprise Relationship Management, SaaS che consente alle organizzazioni di collegare e gestire i processi di business condivisi in diverse community; Time Series Database, che connette le applicazioni all'Internet of Things; e Analytics Warehouse, che fornisce una piattaforma agile per il data warehousing e l'analytics.
• Aspera, la tecnologia di trasferimento ad alta velocità, è ora disponibile anche su SoftLayer permettendo agli utenti di spostare grandi quantità di dati strutturati e non strutturati con la massima velocità e sicurezza, indipendentemente dalla dimensione dei dati, dalla distanza, o dalle condizioni della rete.
• Elastic Storage: è il nuovo software-defined storage-as-a-service, disponibile su SoftLayer. Fornisce alle organizzazioni un accesso ad alta velocità a consistenti volumi di dati e una gestione seamless dei dati tra l'infrastruttura on-premise e il cloud.
• SoftLayer estende la caratteristica dell'addebito orario ai server bare-metal, offrendo i principali vantaggi del pay-as-you-go, tipici nell'uso del server virtuali, alle risorse dedicate. I bare metal server garantiscono alti livelli di prestazioni e di privacy che molte aziende desiderano.
• IBM Cloud modular management è un sistema di gestione dei servizi completamente automatizzato per aiutare le aziende a gestire con maggiore facilità i nuovi ambienti di applicazione cloud. IBM Cloud Modular Management consente alle aziende di scegliere in modo flessibile i servizi che desiderano gestire in autonomia o far gestire da IBM.
• JumpGate è un'altra novità disponibile su SoftLayer e che avrà un ruolo fondamentale nell'aiutare le aziende a creare il proprio ambiente cloud ibrido. JumpGate consente l'interoperabilità tra i cloud fornendo la compatibilità tra le API di OpenStack e le API proprietarie.

Le aziende portano le attività principali sul Cloud di IBM e su SoftLayer
Secondo Gartner, Inc [2], circa il 50 per cento delle grandi aziende realizzerà ambienti di cloud ibrido entro la fine del 2017. Con IBM che accelera la sua leadership nel cloud erogando funzionalità per big data e analytics per le aziende che passano a modelli di hybrid cloud, IBM annuncia che molti clienti nei principali settori stanno portando le loro operazioni IT core su SoftLayer.
La consociata moovel di Daimler utilizza l'infrastruttura cloud SoftLayer di IBM per sviluppare e distribuire mobile app per il proprio servizio di car sharing car2go. Le app per smartphone di moovel offrono una gamma di servizi di mobilità per lo sharing di vari mezzi di trasporto - quali treno, bicicletta, taxi e auto – aiutando i clienti a scegliere il modo più rapido o meno costoso di spostarsi da un punto all'altro. L'uso di SoftLayer garantisce le alte prestazioni necessarie a sviluppare l'app per smartphone di moovel utilizzabile in tutto il mondo.
Whirlpool, produttore e distributore leader a livello mondiale di elettrodomestici, trae vantaggio dal Cloud di IBM, incluso SoftLayer, per il passaggio da un ambiente on-premise ad un modello cloud ibrido integrato a livello globale, per gestire le vendite e-commerce, ottimizzare gli ordini, ridurre i costi, migliorare la flessibilità e accelerare i tempi di elaborazione. Whirlpool aveva bisogno di un ambiente flessibile e scalabile per l'hosting della sua piattaforma di e-commerce e per la memorizzazione e l'utilizzo di grandi quantità di dati relativi ai clienti e ai prodotti. L'azienda voleva una piattaforma di e-commerce integrata a livello globale e gestita a livello regionale, con la capacità di supportare il sistema esistente di gestione del ciclo di vita dei prodotti.
Macy's, importante azienda retail basata in Nord America, si avvale in modo completo delle caratteristiche di SoftLayer utilizzando un mix di serventi bare-metal e infrastruttura cloud condivisa realizzando un modello operativo innovativo che supporta la necessità di scalabilità tipica nel mondo retail e l'obiettivo strategico di disponibilità continua del servizio.
Sicoss Group, l'azienda che elabora i calcoli relativi alla previdenza e alle buste paga per le aziende messicane con il patronato della Mexican Social Security Authority, si sta trasformando per erogare nuovi servizi come i simulatori di calcolo degli stipendi e della partecipazione agli utili, servizi di formazione on-line alle aziende. Sicoss Group utilizza l'infrastruttura SoftLayer per consentire ai propri clienti di offrire nuovi servizi in meno di 48 ore attraverso lo storage virtuale di SoftLayer e i server Cloud dedicati. Sicoss Group si è affidato inoltre al Cloud IBM per gli alti livelli di sicurezza, per i servizi di backup e la sua esperienza nei servizi informatici. Con il nuovo modello di elaborazione delle buste paga e delle Risorse Umane basato sul cloud, Sicoss Group è in grado di migliorare la prontezza delle aziende di qualsiasi dimensione e aiutare i suoi clienti a rispettare la conformità in modo più facile ed efficiente.
Con l'acquisizione da 2 miliardi di dollari di SoftLayer, avvenuta un anno fa, IBM ha continuato a investire per rendere SoftLayer la base del suo portafoglio cloud. Questi investimenti comprendono:
• 1,2 miliardi di dollari per ampliare la presenza dei data center di SoftLayer a 40 sedi a livello globale, servendo tutte le principali geografie e centri finanziari entro il 2015
• 1 miliardo di dollari per avviare la divisione di business Watson, con l'esecuzione di Watson su SoftLayer
• 1 miliardo di dollari per la realizzazione della platform-as-a-service (PaaS) Bluemix per aiutare milioni di sviluppatori a creare applicazioni cloud da eseguire su SoftLayer. IBM sta ampliando la sua piattaforma di sviluppo Bluemix su SoftLayer con più di 50 servizi tra cui diverse tecnologie big data e analytics. Attualmente Bluemix è la maggiore piattaforma della Cloud Foundry Foundation
• L'annuncio dellIBM Cloud Marketplace e le più recenti acquisizioni cloud che comprendono Cloudant, Silverpop e Aspera a conferma dell'impegno di IBM su SoftLayer.

Ecolight presenta la "Guida rifiuti": una bussola per le aziende nella gestione dei rifiuti professionali

Dal consorzio una pubblicazione dedicata ad imprese e professionisti per non naufragare in mezzo ad obblighi e prescrizioni.

Disponibile on line gratuitamente

 

Tra obblighi e nuove normative talvolta c'è il rischio di perdersi. Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettronici, delle pile e degli accumulatori esausti, ha realizzato una guida per le imprese ed i professionisti che si trovano a dover gestire i loro rifiuti. Un vademecum scritto da Paolo Pipere - esperto di Diritto dell'Ambiente, di Politiche ambientali pubbliche e di Gestione ambientale d'impresa nonché responsabile del Servizio Ambiente ed Ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano - che si propone di essere una bussola nel mare degli obblighi e delle prescrizioni. «Nell'ottica di dare un contributo significativo alla tutela dell'ambiente, abbiamo voluto promuovere questo testo quale strumento per affrontare e comprendere le normative che regolano la gestione dei rifiuti professionali -spiega il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio-. Prescrizioni complesse che Ecolight ha voluto semplificare attraverso il proprio servizio di gestione dei rifiuti professionali Fai Spazio per andare incontro alle esigenze delle aziende».

Il testo, che è disponibile gratuitamente in formato elettronico (è sufficiente registrarsi su www.ecolight.it), è strutturato in cinque capitoli: cosa si intende per rifiuti professionali; la loro gestione e gli adempimenti richiesti; cosa sono e come devono essere compilati i formulari di trasporto; i registri di carico e scarico e l'avvio al recupero e smaltimento. L'appendice è dedicata alla dismissione dei beni aziendali. «In modo sintetico ma esaustivo, affrontiamo un tema delicato per i rischi che comporta -ci muoviamo in ambito penale con sanzioni che possono arrivare fino a 26mila euro- e per la complessità in quanto le normative non sempre sono di facile interpretazione», prosegue Dezio.

Un dato di partenza: «La gestione dei rifiuti professionali è responsabilità di chi li produce. Ovvero, le aziende e i professionisti hanno l'obbligo di assicurarsi che siano gestiti in maniera corretta conservando la documentazione necessaria che attesti il giusto trattamento». Per questo è importante saper distinguere un rifiuto pericoloso da uno non pericoloso, saper leggere i codici che vengono attribuiti ai diversi materiali di scarto e conoscere come e perché devono essere compilati i vari formulari richiesti. Fondamentale non solamente ai fini ambientali ma anche fiscali, la questione legata al decespitamento dei beni aziendali. La legge introduce la cosiddetta "presunzione di cessione" per i beni che non si trovano più nell'azienda. Ma se sono materiali vecchi, quindi rifiuti, cosa fare? «Per  "vincere" la presunzione di cessione occorre provare che i beni sono stati regolarmente avviati a distruzione e non sono stati, invece, venduti evadendo le imposte dovute», ricorda il direttore di Ecolight.

In questo mare di normative, emergono però anche dei vantaggi per le imprese. «È possibile una riduzione della tassa comunale sui rifiuti». Precisa Dezio: «La legge infatti scorpora dalla tassa quelle superfici dove vengono prodotto rifiuti di cui è la stessa azienda che si occupa di gestire. Ovviamente con la documentazione alla mano». Conoscere il quadro normativo è importante. Importante è anche sapere cosa fare. «Per questo, come consorzio nazionale ci siamo messi a disposizione delle aziende per guidarle tra gli obblighi garantendo una corretta gestione dei loro rifiuti con un servizio dedicato».

 

Ecolight - Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee.

 

www.ecolight.it

Gruppo Areté porta in italia la scuola di vendita ValueSelling

L'agenzia milanese guidata da Giovanni L.M. Manera ha già realizzato importanti progetti con il partner americano tra i quali Autodesk, Monster e VMWare.



In un periodo di crisi economica diffusa e di competizione sempre più agguerrita sui mercati nazionali e internazionali, l'area commerciale ha acquisito un valore ancora più cruciale. L'importanza di un metodo, pertanto, risulta fondamentale: la vendita è una professione e, come tale, tutti possono studiarla, apprenderla e accrescere così

le proprie competenze. I clienti non chiedono brochure o noiose presentazioni; occorre invece entrare nei loro processi mentali per conquistarli, sapendo recepire con metodo le criticità della loro attività, per poi aiutarli a risolverle.

Gruppo Areté, agenzia di comunicazione e formazione in area commerciale, da 14 anni ha sviluppato un approccio alle vendite che consente alle aziende una differenziazione competitiva di lungo periodo.

Di recente, Gruppo Areté ha inoltre portato in Italia- come licenziataria- la metodologia ValueSelling Framework® della ValueSelling Associates, leader mondiale nella formazione per l’incremento delle prestazioni di vendita.

ValueSelling Associates offre consulenza personalizzata, lezioni face-to-face e corsi on line, corsi on-demand e train-the-trainer.

 

www.gruppoarete.com

In un anno raccolte 14.400 tonnellate di cellulari e piccoli elettrodomestici da Ecolight

In occasione della presentazione del rapporto sociale, il consorzio per la gestione dei RAEE indica la via per aumentare i volumi: «Cassonetti automatizzati per rispondere all'Uno contro Zero. Portiamo i contenitori di RAEE più vicini ai consumatori, non solo nelle piazzole dedicate»

 

Raccolta, recupero, conoscenza, ma soprattutto innovazione: l'azione di Ecolight nel corso del 2013 è stata caratterizzata da questi quattro elementi. Il consorzio nazionale per la  gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche - RAEE  - e delle pile e degli accumulatori a fine vita presenta il proprio rapporto sociale. Un documento che raccoglie l'azione di Ecolight in 12 mesi e che descrive l'impegno del consorzio per l'ambiente. «Il nostro impegno che non si è fermato alla sola gestione dei rifiuti, ma ha trovato concreta applicazione in un'attenta azione di recupero, nel sensibilizzare una maggiore conoscenza di questo tipo di rifiuti e nell'individuare soluzioni innovative che possano incrementare i quantitativi raccolti e migliorare la qualità dei rifiuti gestiti», premette il presidente di Ecolight, Walter Camarda. Un impegno che è stato rivolto al futuro. Prosegue Camarda: «Il 2013 ha visto anche l'avvio del lavoro per il recepimento della nuova direttiva europea in materia di RAEE; lavoro che è approdato nel marzo di quest'anno all'approvazione e pubblicazione del decreto che stabilisce le nuove linee guida di operatività e i nuovi obiettivi di raccolta. Ecolight è pronto a fare la propria parte e si è già attivato mettendo in campo una serie di iniziative per agevolare l'applicazione del principio dell'Uno contro Zero per gli esercizi commerciali della Grande distribuzione organizzata».

I dati - Sul fronte della raccolta, nel 2013 il consorzio ha gestito quasi 20.500 tonnellate di RAEE - con un calo del 5% rispetto al 2012 -, raggiungendo elevati tassi di recupero che hanno sfiorato il 95 per cento in peso. La maggior parte dell'attività (il 70,4%) ha interessato il raggruppamento R4 dei RAEE: Ecolight ha gestito infatti quasi 14.400 tonnellate tra cellulari, piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo confermandosi così come il sistema collettivo di riferimento per questa tipologia di rifiuti. Sul fronte delle pile e degli accumulatori portatili, Ecolight ha raccolto oltre 1.200 tonnellate di pile e accumulatori, raddoppiando i quantitativi dell'anno precedente. Anche in questo caso, le percentuali di recupero hanno superato il 90% in peso.

L'analisi - La gestione dei RAEE in Italia ha risentito per il secondo anno consecutivo di un calo dei quantitativi. I motivi vengono rimandati al perdurare di un momento economico difficile do0ve a fronte di meno consumi vengono prodotti anche meno rifiuti. Ecolight conferma però le preoccupazioni in merito all'attività di sciacallaggio cui i rifiuti elettronici sono sottoposte le isole ecologiche comunali e alla presenza di circuiti paralleli che operano al di fuori del sistema RAEE.

Il futuro - Il nuovo decreto RAEE descrive la strada da seguire. Come spiega il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio: «Le novità che sono state introdotte mirano ad incrementare la raccolta dei RAEE per raggiungere gli obiettivi europei, ovvero il 45% dell'immesso sul mercato a partire dal 2016. Quota che diventerà il 65% dal 2019. Questo significa triplicare gli attuali volumi». Ecolight ha voluto anticipare il futuro rispondendo alle prescrizioni indicate dal principio dell'Uno contro Zero. «In vista dell'obbligo di ritiro gratuito dei piccoli elettrodomestici (con dimensioni fino a 25 cm) per i negozi con una superficie di vendita dedicata alle apparecchiature elettriche superiore ai 400 mq, il consorzio sta già studiando delle soluzioni mirate con la predisposizione di isole ecologiche automatizzate da posizionare in prossimità dei negozi. È questo un progetto che a breve partirà con l'intento di essere più vicini non solamente ai consumatori e alle aziende della distribuzione, ma anche all'ambiente».

 

www.ecolight.it

BLC, in crisi i pagamenti: lo studio Cribis D&B 1Q 2014

L’osservatorio annuale di Cribis D&B sulla puntualità coi fornitori colloca la distribuzione moderna in coda all’intero retail


Brutte notizie dal mondo della distribuzione moderna. Secondo l’Osservatorio Cribis D&B - società del gruppo Crif specializzata nelle business information - sulla puntualità nei pagamenti, aggiornato al primo trimestre 2014, le imprese della distribuzione (Gd e Do) sono in chiara difficoltà nel saldare in tempo le fatture ai fornitori.

Nel primo trimestre del 2014 infatti solamente il 16,9% delle imprese in questione pagano alla scadenza. Una perfomance decisamente inferiore della media italiana, pari al 38%. Ben 21,1 punti percentuali in meno.

A fronte di solo un 16,9% di imprese virtuose, il 58,6% delle imprese paga entro il mese e ben il 24,5% oltre i 30 giorni di ritardo. Da segnalare inoltre il forte aumento dei ritardi gravi, passati dal 16,4% del 2010 all’attuale 24,5%, un + 49,7%

Peggio della GD/DO il comparto dell’Horeca, con solo il 14,2% di realtà che saldano le pendenze economiche alla scadenza. Il 49,6% paga entro un mese, il 36,2% oltre il mese di ritardo. Ritardi gravi saliti in 4 anni del 265,7%

 

A livello geografico la situazione è qualitativamente costante negli anni in tutti i settori: meglio il Nord-Est seguito dal Nord-Ovest quindi Centro, Sud e Isole.

 

Il quadro europeo e extra-europeo

In Europa i dati ricalcano quelli rilevati negli ultimi anni. La Germania rimane al primo posto, crolla la Gran Bretagna. A sorpresa anche la Cina è in difficoltà, all’ultimo posto in Asia in fatto di puntualità.

 

 

Il commento di Marco Preti, ad di Cribis D&B

“Questi dati ci forniscono lo specchio di uno scenario nuovo” commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS D&B. “I ritardi di pagamento e in generale la rischiosità delle aziende italiane si assestano oggi su un nuovo livello, più alto rispetto al passato. A marzo 2014 il settore dei beni di largo consumo ha manifestato tutte le sue difficoltà rispetto alle imprese italiane, puntuali mediamente nel 38% dei casi. Inoltre, per tutto il 2013 in Italia si è registrata una crescita dei ritardi gravi che hanno raggiunto il 16% nell’ultima parte dell’anno, il 24,5 nella GD/DO. E’ difficile prevedere se questo trend  resterà stabile nei prossimi mesi o se peggiorerà ancora; sicuramente è difficile ipotizzare una riduzione dei ritardi nei pagamenti e del livello medio di rischiosità commerciale del tessuto aziendale italiano”.

“Analizzando l’andamento – prosegue Preti - dei fallimenti, si nota come nell’ultimo anno i fallimenti siano aumentati del 14% e di oltre il 50% rispetto al 2009. Un’altra evidenza deriva da una nostra recente ricerca sul Credit Management in cui oltre l’80% delle aziende italiane ha dichiarato di aver subito un grave insoluto e nel 40% dei casi si trattava di clienti con un’anzianità di fornitura superiore ai 5 anni, dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Tutti i segnali di un contesto divenuto, negli ultimi 5 anni, molto più rischioso. Ci sono però anche dei segnali positivi, anche se non a costo zero per le aziende. Negli ultimi anni le imprese italiane hanno messo sempre più il controllo sui pagamenti al centro della propria gestione finanziaria, come uno dei fattori decisivi per rimanere sul mercato. Le imprese hanno investito molto in nuove strategie di gestione della clientela, come un più attento monitoraggio, nuove policy commerciali e, in alcuni casi, un ampliamento della struttura di credit management. Molto diffusa anche l’adozione di procedure di recupero dei crediti più tempestive e strutturate”.

Puglia, voglia di innovazione e crescita. I CdL pronti ad applicare le novità del Jobs Act

I Consulenti hanno affollato gli appuntamenti formativi proposti da Inaz assieme agli Ordini delle province di Lecce e BAT. I presidenti dei Consigli provinciali Lezzi e Losito: «Un'occasione per chiarire i dubbi ed essere subito operativi ottemperando alle nuove norme»

I professionisti e le aziende pugliesi confermano la propria voglia di fare e l'attenzione a una formazione precisa e aggiornata. Jobs Act, contratti a termine e apprendistato sono gli argomenti di forte attualità sui quali i Consulenti del Lavoro di Lecce e Barletta-Andria-Trani sono accorsi ad aggiornarsi, il 17 e 20 giugno scorsi, in occasione dei convegni, patrocinati dagli Ordini Provinciali dei Consulenti del Lavoro, organizzati da Inaz, società specializzata in software e servizi per amministrare e gestire il personale che da sempre cura anche un ricco programma di formazione dedicato ai professionisti delle risorse umane. Relatore Alberto Bosco, esperto di Diritto del lavoro e sindacale.
«Siamo grati a Inaz per averci dato la possibilità di confrontarci con autorevoli relatori su una materia in continuo divenire come quella giuslavoristica -dichiara il presidente dell'Ordine provinciale dei Consulenti del Lavoro di Lecce, Antonio Lezzi-. Abbiamo riflettuto su temi di cocente attualità che ancora oggi inducono, anche negli esperti, dubbi interpretativi sulla normativa in vigore».
Dello stesso parere Angela Losito, presidente dell'Ordine della provincia di Barletta - Andria - Trani: «Si è trattato di un'esperienza formativa da ripetere, e lo dimostra l'interesse dei tantissimi presenti, rimasti fino all'ultima battuta del relatore Alberto Bosco. Un argomento molto discusso sono stati i contratti a termine, in tutte le loro sfaccettature e, soprattutto, nelle applicazioni pratiche che interessano gli specialisti del personale: i Consulenti del Lavoro, infatti, devono essere immediatamente operativi quando cambia la normativa».
Fra le aziende pugliesi si registrano voglia di innovazione e una crescente cultura delle risorse umane, anche in questi tempi di crisi, e con questi elementi si confrontano sia i Consulenti del Lavoro, sia Inaz direttamente con la sua offerta di software e servizi. «Le imprese della regione -spiegano Giacomo Manfredi e Nicola Di Gennaro, responsabili delle agenzie Inaz sul territorio- sono prevalentemente piccole e medie, dei settori più diversi, ma hanno un tratto in comune: puntano su strumenti aggiornati per gestire i dipendenti, nella forma sia di software in licenza d'uso, sia di soluzioni in outsourcing». Inaz segue molto da vicino i propri clienti, con personale dislocato capillarmente in Puglia, ed è un osservatorio privilegiato sulla crisi: «Una delle chiavi per uscirne -confermano Manfredi e Di Gennaro- è gestire il personale in modo avanzato, tenendo sotto controllo i costi e aumentando la produttività».

www.inaz.it

mercoledì 18 giugno 2014

Viralbis: Nasce la Community internazionale di consumatori selezionati

Entrando nella community Viralbis, potrai accumulare punti che serviranno per creare "sconti personali" utilizzabili su viralbis.com. Invita tutti i tuoi amici, potrai guadagnare sui loro acquisti; a loro sarà offerta la stessa opportunità.
Viralbis è una community internazionale di consumatori selezionati a cui viene offerta la possibilità possibilità di sfruttare offerte commerciali particolarmente vantaggiose.
Gli utenti della Community, potranno accumulare Punti Viralbis che serviranno a creare "Sconti personali" da utilizzare in ogni momento per l'acquisto di qualsiasi prodotto o servizio pubblicato sul sito www.viralbis.com.
Invitando i tuoi amici ad iscriversi gratuitamente alla community, Viralbis ti offrirà una percentuale su tutti i loro acquisti. In questo modo potrai incrementare costantemente il tuo "Sconto personale". Ciò potrà rappresentare
per te la concreta opportunità di ottenere sconti fino al 100%! A tutti i tuoi amici sarà offerta la stessa opportunità. Per saperne di più vai su Viralbis Community.Dal primo novembre tutti i cittadini viralbis.com, potranno partecipare al grande concorsoInstant Win by Viralbis.com in palio un nuovo Ipad e tantissimi premi messi in palio dagli inserzionisti del circuito in tutto il Mondo. Vai su Viralbis Instant Win per avere tutte le informazioni e partecipare gratuitamente al concorso a premi.

www.viralbis.com